La scuola italiana è approdata (o, meglio, può essere approdi prima o poi) ai libri di testo digitali per via di imposizione di legge (art. 15 della Legge 133 del 6 agosto 2008). Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo recentemente ha parlato di tablet in classe per lo studio e i libri.
Vi sono case editrici “nate 100per100 digitali” che hanno loro visioni in merito. Il nostro primo“guest post” dell’anno dà voce a chi sui libri di testo digitali fa una proposta che è anche una scommessa, Noa Carpignano di BBN Editrice.
Non sono mai entrata nel merito dei supporti (ereader o tablet) e dei formati. Solo nei confronti dei DRM ho lanciato qualche anatema, ma la questione dell’hardware non mi ha mai coinvolta. Noi di BBN infatti abbiamo scelto di continuare a lavorare pensando ai testi digitali per le scuole come a testi diversi da quelli che stavano diventando gli ebook, e pensando di utilizzare qualsiasi formato utile alla didattica purché in qualche modoaccessibile (accessibilità richiesta anche dalla normativa per l’adozione dei testi scolastici).
I nostri testi sono quindi stati creati per vivere in un ambiente, non su un supporto, tutti collegati fra loro in un ambiente didattico – DidaSfera – che è consultabile con un computer, con un tablet, con un ereader, con un cellulare.
Per leggere l’articolo completo pubblicato il 13 Gennaio 2012 a cura di Noa Carpignano di BBN Editrice: http://www.ebookreaderitalia.com/tablet-in-classe-sicuri-di-sostituire-cosi-il-computer/